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Covid-19 e boom degli e-commerce: come cambiano le abitudini d’acquisto

È sotto gli occhi di tutti il radicale cambiamento a cui il Covid-19 ci sta sottoponendo da tutti i punti di vista. In questa sede cercheremo di osservare più da vicino che effetto ha avuto la comparsa di questa pandemia sui consumi. In particolare, vorremmo evidenziare come l’avvento del Covid-19 ha provocato il boom del commercio online e un’improvvisa modifica delle abitudini d’acquisto.

Già delle prime settimane di diffusione del virus, molte persone nel nord Italia hanno subito l’effetto stock, mostrando un’impennata degli acquisti nella GDO di prodotti alimentari a lunga conservazione (es. riso, pasta, salse e sughi) e dei prodotti del comparto prevenzione e salute.

Tuttavia, con l’approssimarsi a misure restrittive più rigide e a quello che è diventato un vero e proprio lockdown, sono esplose le vendite degli e-commerce. Visto che molti esercizi commerciali sono rimasti chiusi e per il resto vigono restrizioni all’entrata per paura del contagio, molte persone hanno deciso di approvvigionarsi online.

La vendita di prodotti di largo consumo online è notevolmente aumentata, secondo Nielsen, passando da un 81,0% (rilevato da Nielsen tra lunedì 24 febbraio a domenica 1 marzo) ad un +162,1% (rilevato tra lunedì 23 a domenica 29 marzo). Netcomm riporta inoltre che il 77% delle aziende che vende online nei diversi settori ha dichiarato di aver acquisito nuovi clienti, a dimostrazione che la pandemia ha avvicinato (o costretto) molte persone al loro primo acquisto online, per evitare i tragitti casa-negozio, code e assembramenti.

Malgrado le restrizioni anche online circa l’acquisto i beni non indispensabili, gli scioperi degli spedizionieri e qualche corriere in crisi, i merchant che a marzo hanno riscontrato problemi a livello di consegne sono solo un 39% circa.

Boom degli e-commerce: in quali settori?

Le performance ovviamente non sono uguali per tutti i settori merceologici e, all’interno di questi, per tutti i prodotti. In generale, secondo Semrush, queste le performance dei settori su cui il Coronavirus ha avuto una maggiore impatto in termini di vendite online:

  • Libri e letteratura +16%
  • Salute +9%
  • Casa e arredamento +7%
  • Retail (spesa online e beni di consumo in generale) +6%
  • Fashion +5%

Sicuramente in prima istanza si è osservato un aumento record per la spesa online, la cui domanda improvvisamente imponente non è stata sostenuta da molti player dal punto di vista tecnologico (ad esempio molti siti sono andati in crash o non erano navigabili) e logistico (Iper e Esselunga hanno slittato le consegne di intere settimane). A fronte di questo andamento si è imposto un cambio di rotta e la messa in campo di soluzioni alternative: molti negozi a livello locale hanno iniziato con massicce consegne a domicilio, molti e-shop hanno fornito pacchetti preconfezionati di alimenti e prodotti essenziali da consegnare in breve tempo, ecc.

Il settore farmaceutico è poi cresciuto esponenzialmente e, stando alle stime, continuerà a farlo: ad aprile gli ordini sono aumentati del +79%, rispetto alle ultime due settimane di febbraio 2020. La corsa all’acquisto di detergenti per le mani, mascherine, guanti ed termometri, introvabili offline, ha prodotto un incremento vertiginoso della domanda online. Tuttavia, dopo l’iniziale boom di vendite, anche per le farmacie online come per i supermercati, oggi l’andamento è più stabile e vicino ai livelli tradizionali.

Con il protrarsi dell’isolamente e dopo che Conte ha decretato il lockdown, gli italiani hanno dovuto ridisegnare le proprie routine a favore di nuove e ulteriori attività domestiche: tra le mura di casa ci si concentra maggiormente sul fai da te, sulla cucina e ora si fa anche sport. Ecco che quindi è aumentata la domanda di attrezzature per l’home fitness, per il bricolage e piccoli elettrodomestici (fornetti, macchina del pane, macchina della pasta). Gli articoli sportivi sono sempre più richiesti, in particolare da quando è stato vietato attività fisica all’aperto e da quando è esplosa la tendenza a diffondere video, app e tutorial messi a disposizione dagli influencer e dai personal trainer: parliamo quindi almeno un +48% di fatturato in più rispetto all’anno precedente nel comparto attrezzature sportive.

Per quanto riguarda gli e-shop di bricolage invece, se inizialmente la vendita è stata lanciata dalla ricerca di mascherine ffp2 e ffp3, si sono aggiunti poi gli acquisti di vernici, utensili e materiali per il fai da te e tutti quei che lavoretti che in casa si rimandavano chissà da quanto tempo.

Una ricerca di ManoMano (famoso shop online di attrezzature e oggetti per il fai da te) e YouGov evidenzia alcune nuove abitudini degli italiani: in particolare emerge che 4 italiani su 10 soprattutto di sesso maschile durante la quarantena sono dediti al fai date e ai piccoli lavori di manutenzione domestici.

Cosa devono fare ora gli e-commerce per sopravvivere e incrementare le vendite?

La fase 2 sarà il primo epocale passaggio che sancirà un vero e proprio cambio di abitudini di consumo dei prodotti e dei servizi. Se gli italiani, i consumatori, sembrano aver solo recentemente scoperto gli acquisti online, moltre imprese ne hanno assaggiato le potenzialità.

Bando alle urgenze, l’imperativo è restare al passo con il mercato, analizzare i dati e i trend, prendere decisioni consapevoli.

Questa crisi rappresenta una spinta senza precedenti se si guarda con lungimiranza all’e-commerce come ad una soluzione a lungo termine per sopravvivere e incrementare le vendite, laddove il mercato fisico tarderà a ripristinarsi secondo i normali usi e costumi.

È presumibile che, a fronte di maggiori difficoltà economiche e un ridotto potere d’acquisto, le abitudini acquisite in questo periodo si cristallizzeranno e caratterizzanno il mercato nel lungo termine. Per questo motivo il nostro consiglio è di non valutare l’ammontare dell’investimento in un e-commerce nel breve termine, ma di considerarlo in funzione dei benefici che ti garantirà nel lungo termine.

Cosa fare se hai già un e-commerce?

  • aggiorna tutte le comunicazioni e informazioni di servizio indispensabili in questo momento per gli utenti. Fallo sul tuo shop e in tutti i canali social che utilizzi;
  • preoccupati di garantire sul tuo e-shop un’esperienza di navigazione fluida e senza problemi, che conduca l’utente facilmente e in tutta sicurezza a compiere l’acquisto;
  • sfrutta la multicanalità, ovvero cerca di essere presente su diverse piattaforme e marketplace come Amazon, eBay, Aliexpress, Google Shopping, Facebook Shopping.

 

Se non ce l’hai ancora, è ora di aprire uno shop online.

L’emergenza in corso e i dati lo hanno dimostrato: difficile trovare motivazioni per non apire un e-commerce. Ecco come dovresti muoverti:

  • così come è cambiato il mercato intorno a te, cambia il tuo punto di vista e porta la tua attività online. È proprio sul web che puoi valutare la salute del commercio e gli umori dei consumatori. Investi sul tuo business in rete, sii sempre più visibile e costruisci la tua autorità;
  • moltiplica la tua presenza in tutti i canali e marketplace in cui è conveniente stare ed essere trovati per perdere ulteriori possibilità di business;
  • fatti conoscere con promozioni, buoni sconto e dai la possibilità di acquistare buoni regalo per prodotti che possono essere prenotati, pagati e rimborsati in un secondo momento.

Curioso? Chiedici come fare e scopri quanto è facile aprire un e-commerce con Shopify.

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