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Youtube Ads: come funziona la piattaforma pubblicitaria

Quando si parla delle principali piattaforme di digital advertising, non si prende spesso in considerazione Youtube Ads, ma in realtà è un canale che meriterebbe maggiore attenzione. Perché? Semplice, lo dicono i numeri. 

Youtube infatti: 

  • è il secondo social per numero di utenti attivi mensilmente, più di 2,5 miliardi, secondo solo a Facebook;

  • è il secondo motore di ricerca più utilizzato, secondo solo a “mamma” Google.

  • raggiunge circa il 31% degli utenti online (il 46% se escludiamo la Cina, da cui è bandito). 

Tralasciare un canale con una simile potenza di fuoco non è una mossa saggia, quindi parliamone un po’ e facciamo chiarezza.

 

Youtube Ads: cos'è e come funziona

Youtube non possiede una piattaforma di advertising dedicata, ma si “appoggia” su Google Ads quindi di fatto, per fare pubblicità su Youtube, è sufficiente avere un account Google Ads e creare una campagna video.

Niente di troppo complicato, ma bisogna arrivare preparati: servirà infatti possedere un account Google Ads, un canale Youtube e ovviamente avere dei video da sponsorizzare già precedentemente caricati.

Visto che giochiamo in casa Google, collegando il canale Youtube a Google Ads, oltre ai video, avremo a disposizione tutte le statistiche utili a capire l’andamento delle campagne e l’efficacia dei video sponsorizzati.
 

A chi serve?

I video ormai sono il formato che domina la nostra vita online. Le statistiche ci mostrano chiaramente che si legge meno e si fruiscono molti più contenuti video o si ascoltano podcast. Youtube è la piattaforma video per eccellenza quindi va da sé che chiunque abbia a disposizione filmati interessanti non può non considerare la sponsorizzazione su questa piattaforma.

Questo canale è perfetto per perseguire obiettivi di awareness. Con Youtube Ads potrai arrivare ad una platea enorme, paragonabile a quella raggiungibile con la televisione, ma con notevoli vantaggi: targeting molto più preciso, costi inferiori e dati di insight specifici. .

Da queste campagne è possibile anche generare ottimi volumi di traffico verso il sito, specialmente se a monte il video viene “progettato” con un aggancio attraente per chi lo visualizza.

 

Le diverse tipologie di annunci

Il formato principale che si può sfruttare è quello dei video In-stream, ovvero i video che vengono proposti prima, durante o dopo la visualizzazione del contenuto scelto.

Questa tipologia a sua volta può essere suddivisa in Skippable in-stream (ads che si possono saltare dopo 5 secondi) e Non-skippable in-stream (ads della durata di massimo 20 secondi non skippabili).

 

Abbiamo poi a disposizione anche i formati In-feed, cioè quei suggerimenti che vediamo comparire in varie posizioni durante la navigazione su Youtube. Generalmente troviamo questi annunci tra i video consigliati nella colonna di destra o nei risultati di ricerca.

 

Esistono anche altre tipologie (Bumper, Masthead, Outstream, ecc.) ma sono posizionamenti particolari e meno sfruttabili.

 

Ok, ma quanto costa Youtube Ads?

Dipende! Non ci sono costi fissi da sostenere, sono campagne potenzialmente molto voraci di budget ma “si accontentano” anche di pochi euro al giorno. Ovviamente si avrà un ritorno in termini di visibilità e traffico al sito proporzionale al budget investito.

Discorso diverso per quanto riguarda il costo per visualizzazione e il costo per clic, che possono variare notevolmente in funzione del targeting (in primis geografico) e della tipologia di annuncio.

Per avere un’idea di massima, nella nostra esperienza abbiamo potuto notare CPM tra 1€ e 7€ e CPC tra 0,15€ e 1€. Sono forbici di costi molto diverse ma non proibitive, comunque comparabili ai costi che si avrebbero su Meta.

 

Come misurare i risultati di una campagna Youtube Ads

Essendo implementate sulla piattaforma di Google Ads, per queste campagne si hanno a disposizione una miriade di metriche utili a valutarne le performance.

Oltre ai classici dati su costi, clic e conversioni, se colleghiamo adeguatamente il canale Youtube, avremo la possibilità di importare molti più dati relativi alla fruizione del video.

Utilissimo ad esempio è il grafico che ci mostra il tasso di abbandono del pubblico durante il video che ci aiuta ad analizzare quanto il nostro video interessi il pubblico che abbiamo targettizzato.

Lo stesso video su due target differenti potrebbe portare percentuali molto diverse di pubblico fino alla fine del video stesso.

Nei grafici qui di seguito abbiamo due esempi lampanti: il primo è un video interessante, con una lunghezza corretta (24 sec) e il giusto target ha portato al completamento il 25% delle visualizzazioni, il secondo invece è un video meno “catchy” e troppo lungo (1 min),  portato a termine solo dal 5% del pubblico selezionato.

 

Hai dei buoni contenuti video e vuoi capire come sfruttarli al massimo per raggiungere il tuo pubblico di riferimento grazie a Youtube Ads? Parlaci del tuo progetto!

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